Come creare un drink menu: Trucchi e consigli per Menu da Bar | Accademia del Bar

Come creare un drink menù

Drink menù - Accademia del Bar

Come creare un drink menù

Il drink menù crea prospettive di vendita, influenza nelle decisioni, determina i consumi, controlla i costi e genera profitto.

La sua corretta strutturazione crea lo strumento di vendita e comunicazione più potente del locale.

Costruzione del Drink Menù

La creazione del drink menù è forse una delle attività che richiede maggior impegno e attenzione perché non si tratta di stilare a caso un elenco di bevande e snack, ma di creare un efficace strumento di vendita che farà da biglietto da visita alla nostra attività.

Gli elementi da considerare nella stesura di un drink menù sono sicuramente:

  • Il tipo di clientela e relative abitudini
  • Area geografica
  • Innovazione
  • Capacità dell’organico bar
  • Estetica

 

La clientela

In fase di apertura di una nuova struttura, il compito potrebbe sembrare essere più arduo, in quanto non sono ancora noti i gusti e le abitudini della clientela. In realtà, tenuto conto del format di locale che si vuole proporre e del target di clientela che si vuole andare a colpire (in base al marketing plan formulato previa apertura), lo strumento “drink menù” può diventare un ottimo mezzo per educare il cliente a bere e per colpire la sua attenzione.

TIP: Sicuramente dovrà essere garantita un’ampia gamma di scelte studiata in modo da permettere l’utilizzo dei vari prodotti in diverse combinazioni.

D’altra parte, in fase di restyling di un menù già esistente, può essere d’aiuto il fatto di avere a disposizione un background di dati e conoscenze relativi a gusti e abitudini della clientela in modo da mantenere i prodotti di alto gradimento, eliminare quelli non graditi e inserirne nuovi sull’onda delle preferenze.

L’Area geografica

Di importanza fondamentale è l’area geografica in cui si opera. Infatti certi tipi di prodotto sono proprio legati alla terra di appartenenza (come certi tipi di vini) o alla terra in cui sono nati come moda (per es. Spritz nel Veneto) piuttosto che al livello di cultura nel beverage della zona.

Innovazione

Sicuramente il fattore innovazione è sempre gradito. È inutile presentare cose già viste e riviste sul drink menù perché non susciterebbero nel cliente quell’emozione e stupore che stiamo cercando di fornire.

Capacità del personale

Bisogna tenere in grande considerazione anche il livello di competenze professionali e l’eventuale limite delle risorse umane impiegate nella produzione. È vero che tra i compiti del Bar Manager rientra anche l’educazione e la formazione professionale dei collaboratori, ma bisogna comunque rendersi conto che non si costruiscono delle solide basi in poco tempo ed è quindi preferibile non sopravvalutare il proprio organico prima di essere sicuri di poter offrire un prodotto di qualità eccellente.

L’estetica del drink menù

Una volta ultimato, il drink menù dovrà anche essere curato dal punto di vista estetico perché diventerà il nostro primo mezzo di contatto reale con il cliente durante la vendita. Meglio evitare menù corretti a mano, stropicciati, unti o sporchi! È preferibile presentare le proposte del giorno o le eventuali modifiche tramite un foglio inserito all’interno del menù o tramite una lavagna posizionata ben visibile nell’area bar.

 

L’elemento Fondamentale: il prezzo

Di fondamentale importanza nella stesura del drink menù, e spesso elemento di primo colpo d’occhio da parte del cliente, è il PREZZO.

Non esiste un modo universale per determinare il prezzo di un prodotto, ma esistono invece dei criteri di coerenza nella determinazione del prezzo e una politica dei prezzi che ci permette di attuare certe strategie tariffarie atte all’allargamento della quota di mercato dalla nostra azienda.

Tralasciando momentaneamente il punto di partenza più ovvio che è il costo reale del cocktail o snack in questione, passiamo in rassegna altri elementi che risultano importanti nella determinazione di un prezzo.

Tramite analisi di mercato possiamo guardarci attorno per capire in quale range o fascia di prezzo si colloca il nostro prodotto in questione, passo obbligato per evitare di trovarci fuori mercato. Da questa base di partenza poi dobbiamo scendere più nello specifico analizzando la possibilità di spesa del nostro potenziale cliente voluto, l’ambiente e l’atmosfera del locale, la qualità servita e, cosa preponderante, la qualità percepita dai nostri clienti.

Fatto questo dobbiamo valutare che tipo di politica vogliamo seguire per guadagnare una fetta di mercato, mettendo in atto una:

  1. PRICE COMPETITION (concorrenza fatta sui prezzi)
  2. NON PRICE COMPETITION (concorrenza fatta sulla diversificazione dei servizi)
  3. PROGRESS COMPETITION (concorrenza fatta sull’innovazione dei servizi)

e attuando quindi una strategia tariffaria che consiste nel proporre il prodotto ad un prezzo elevato privilegiando la qualità alla quantità (strategia di scrematura del mercato), piuttosto che ad un prezzo accessibile che consente di conquistare velocemente una larga parte di mercato (strategia di penetrazione del mercato).

Infine, riporteremo i prezzi sul nostro drink menù.

La diretta conseguenza delle nostre scelte e valutazioni influenzerà sicuramente la consistenza degli utili derivanti dalla vendita, la consistenza dei volumi di vendita e la tipologia di clienti che si fidelizzeranno a noi.

La realizzazione del drink menù è uno degli argomenti trattati al Corso di Bar Management di Accademia del Bar, scopri il programma!

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