Il Caffè fa Bene o Male? Scopri tutti i Benefici!
Le reazioni che il caffè provoca sull’organismo umano sono molteplici e, salvo abusi, positive.
C’è un po’ di confusione sull’argomento, infatti, la domanda che spesso la gente si pone è: il caffè fa male?
Facciamo chiarezza.
Negli ultimi decenni si sono susseguite svariate ricerche su questo argomento. Molti esperti italiani nel campo della Dietologia, della Nutrizione e della Fisiologia Umana studiano e dibattono sempre più frequentemente a proposito degli effetti di questa bevanda.
In particolare, è stato dimostrato che il caffè ha effetti terapeutici nello sconfiggere lo stress fisico e mentale caratteristico della nostra epoca. Ecco perché, in una società come la nostra, il suo successo non conosce declino.
Dal punto di vista nutritivo non è un alimento indispensabile per il nostro organismo.
Tuttavia, alcune sostanze in esso contenute provocano effetti benefici in vari organi del nostro corpo. Naturalmente, come per ogni alimento, è altamente consigliato non farne abuso e non consumarne una quantità smoderata.
Un caffè al giorno non leva lo stress di torno. Però contribuisce.
Il caffè crea dipendenza?
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’abitudine a consumare caffè quotidianamente non fa male e non comporta assuefazione, anche dopo lunghi periodi.
Il caffè, infatti, è una sostanza cosiddetta “nervina”, che agisce, in generale, sui centri nervosi. Provoca un senso di benessere, spronando a essere maggiormente vigili e attivi sul lavoro fisico, ma anche – e soprattutto – in quello che richiede maggiore prontezza di riflessi.
Responsabile di questa stimolazione è la caffeina, in combinazione con l’acido caffettaninnico.
La caffeina è una sostanza che si trova nel seme e nelle foglie delle piante di caffè, tè, cacao, cola, mate.
L’acido caffettaninnico, invece, risulta dalla miscela di vari acidi tra cui l’acido clorogenico e l’acido caffeico.
Ma è la caffeina la maggiore responsabile degli effetti del caffè. Ogni tazzina che beviamo regala al nostro sistema nervoso circa 85 g. di caffeina e una conseguente azione eccitante, che si protrae da una a due ore, provocando un risveglio delle facoltà mentali, allontanando sonnolenza, noia e stanchezza.
E non è solo una sensazione.
Gli effetti positivi della caffeina sull’attività dei centri nervosi superiori è stata sperimentata con la tecnica dei riflessi condizionati: somministrata in dosi terapeutiche si è osservato che aumenta la rapidità dei riflessi condizionati, mentre si riduce il loro periodo di latenza.
Non solo cervello: un’azione ad ampio spettro
Pensare che il caffè faccia male all’organismo è del tutto sbagliato. Infatti non ha effetti benefici solamente per il cervello, ma anche per altri organi importanti del corpo.
- Cuore: l’azione benefica della caffeina coinvolge anche il cuore. Ecco perché nella farmacoterapia essa è usata come cardiotonico. Inoltre, la caffeina potenzia il tono arterioso, senza alterare la pressione, migliorando anche la circolazione delle coronarie.
- Polmoni: i polmoni beneficiano dell’azione stimolante della tazzina di caffè perché determina un potenziamento della dilatazione dei bronchi e della ventilazione polmonare, favorendo una migliore respirazione.
- Muscoli: il caffè potenzia la capacità di contrazione muscolare, riduce la stanchezza, migliora il coordinamento dei movimenti e il rendimento sportivo. Per questa sua azione tonica sulla muscolatura, è indicato per gli sportivi, perché allevia la stanchezza, specialmente negli sport di lunga durata, quando maggiormente la fatica si impadronisce del fisico e i movimenti tendono a farsi pesanti.
- Digestione: il caffè stimola i nervi vasomotori e dunque facilita la digestione. Ecco perché, oltre che bevanda energetica nel risveglio mattutino, è utile al pranzo e alla cena: agendo sulle pareti dello stomaco, favorisce la secrezione dei succhi gastrici, avvia e migliora il processo digestivo.
- Fegato, reni e intestino: nel fegato il caffè attiva la produzione della bile e la contrazione della cistifellea. Negli intestini coadiuva i movimenti, migliorandone le funzioni. Altri effetti positivi si riflettono sulle reni, dove si ottiene la dilatazione delle arterie renali e il conseguente potenziamento della diuresi.
- Metabolismo: una tazza di caffè ha potere anche sulle ghiandole endocrine, stimolando la secrezione delle surrenali. Inoltre stimola la funzione tiroidea e il metabolismo. Diete? No problem. Il caffè ha uno scarso valore calorico, quindi può essere liberamente consumato senza nuocere nelle diete ipocaloriche.
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