La Distillazione: Tecnica, processo e strumenti per la distillazione
La distillazione è un processo inventato dall’uomo nella notte dei tempi; si narra che derivi dalle tecniche arabe di produzione dei cosmetici.
Questo processo si basa sul principio che l’alcool etilico evapora prima dell’acqua (78,5° contro 100°).
Lo strumento che distilla si chiama alambicco e il suo nome deriva dall’arabo AL AMBIQ che significa vaso conico con becco; i primi modelli appaiono in alcune zone d’Europa nel sedicesimo secolo, anche se non vi sono testimonianze scritte sull’esatto avvento dell’alambicco, quanto sull’avvento della parola acqua vitae.
L’alambicco è composto da 4 parti principali
1-LA CALDAIA, che rappresenta il contenitore dove si mette la materia prima da distillare; sotto la caldaia vi è la sorgente di calore (fuoco vivo o serpentine di termiche). A volte, se nel mosto vi sono molti ingredienti solidi o è molto delicato, lo si riscalda a “bagno maria”.
2-IL CAPITELLO: è situato nella parte alta della caldaia.
3-IL COLLO DI CIGNO: è il tratto seguente al capitello e dirige i vapori alcolici verso la parte successiva dell’alambicco.
4-SERPENTINA DI RAFFREDDAMENTO: ha il compito di ricondensare i vapori alcolici; al suo esterno scorre acqua o un liquido refrigerante.
Questa composizione è tipica dell’alambicco DISCONTINUO o POT STILL, che può avere diverse forme o varianti, ma può eseguire una sola distillazione per carico e poi va svuotato, raffreddato e pulito. E’ chiamato anche ALAMBICCO A RIPASSO perché per ottenere un distillato di qualità l’operazione va effettuata almeno 2 volte. Nella seconda distillazione il mastro distillatore deve controllare tutte le fasi del processo, perché è essenziale che si salvi solo la parte centrale del distillato (cuore) dai primi e dagli ultimi vapori che si staccano dalla caldaia (teste e code) che comunque vengono utilizzati nuovamente in altre distillazioni.
Nel 1831 AENEAS COFFEY realizza e brevetta un alambicco che rivoluzionerà la produzione dei distillati, detto CONTINUO: un alambicco a 2 colonne in grado di svolgere in un unico passaggio quello che l’alambicco discontinuo faceva in 2, senza neppure bisogno di essere svuotato e ripulito, in grado quindi di mantenere un ciclo produttivo CONTINUATIVO. Le 2 colonne assicuravano la distillazione e la rettificazione: un complesso sistema di tubi e di piatti con valvole di gorgogliamento permetteva alla materia da distillare, caricata dall’alto, di incontrare i vapori alcolici che salivano in senso inverso. Nel rettificatore si separavano automaticamente le teste e le code con n sistema di piatti a diverse altezze e temperature.