Ricetta Negroni
RICETTA TIME: Negroni
RICETTA in ONCE : ¾ oz london dry gin
¾ oz bitter campari
¾ oz vermouth rosso
RICETTA IN CL : 3 cl london dry gin
3 cl bitter campari
3 cl vermouth rosso
RICETTA in DECIMI: 3 decimi london dry gin
3 decimi bitter campari
4 decimi vermouth rosso
DECORAZIONE o GUARNIZIONE: fetta d’arancio. Solitamente usata per differenziare sul vassoio il negroni dal simile americano.
BICCHIERE: old fashioned
GRADAZIONE ALCOLICA: 24,66 su 9 cl totali
TECNICA DI PREPARAZIONE: BUILD (si prepara direttamente nel bicchiere con ghiaccio, dopo averlo raffreddato ed eliminato l’acqua in eccesso).
STORIA: Questo drink porta il nome del suo inventore, il conte Camillo Negroni, assiduo frequentatore del bar Casoni, in via de’ Tornabuoni, dove era solito lavorare il barman (allora alle prime armi) Fosco Scarselli. Il conte, grande giramondo ma soprattutto grande bevitore, amava ordinare il suo americano rafforzato con alcune gocce di gin. Col tempo il gusto per questo drink contagiò anche gli altri clienti del bar, e dopo qualche tempo si iniziò a richiedere direttamente un NEGRONI.
Molto curiosa è l’evoluzione di questo drink, fino alla ricetta odierna che conosciamo: il drink deriva dall’Americano, costituito da bitter, vermouth e soda, ma veniva rafforzato con alcune gocce di gin (o come sosteneva Scarselli, amaro). Nei primi tempi in cui veniva ordinato si presentava con l’aggiunta di soda, e per differenziarlo dall’americano si pensò di decorarlo con una fetta d’arancio invece che con una fetta di limone, non tanto per un abbinamento gustativo quanto per agevolare il cameriere nel servizio!
Ancora oggi , in qualche ricetta si trova l’opzione “soda on top“ , ma quello che caratterizza la storiografia di questo drink è stata la costante ricerca delle proporzioni; ad oggi l’equilibrio armonico degli ingredienti può sembrare un dogma, ma questa ricetta è stata più volte modificata. Negli anni dal 1927 ad oggi si trovano ricette con maggiore presenza di vermouth, altre con una predominanza di gin e altre, come anche nel caso dell’americano, in cui il bitter che noi tutti intendiamo come Campari è presente solo in gocce e quindi si ipotizza l’uso dell’aromatic bitter . Altre ricette presentano addirittura la presenza del curacao in gocce. Di certo vi è che questo drink ha un fascino storico incredibile, e delle caratteristiche inconfondibili: un gusto caldo e secco, corposo e amaricante, un colore rosso rubino intenso, con contrastanti profumi di spezie .