Preparare il Bellini Cocktail in 5 passaggi
Il Bellini è un drink appartenente alla famiglia degli sparkling cocktail ovvero drink a base di frutta fresca e bollicine e ne è indiscutibilmente il capo famiglia. Come tutti gli sparkling ha una determinata stagionalità.
Nasce all’Harrys Bar di Venezia nel 1948. Inventato da Giuseppe Cipriani in occasione di una mostra di pittura dedicata a Giovan Batista Bellini, detto il Giambellino.
Per preparare il Bellini cocktail bastano pochi ingredienti: Prosecco e Polpa di Pesca Bianca
All’apparenza è molto semplice, ma in realtà per preparare un buonissimo Bellini bisogna fare attenzione a tantissimi particolari come, ad esempio, quale tipo di pesca usare, come estrarne il succo, come conservarlo, che tipo si vino usare, come miscelarlo e che tipo di bicchiere usare.
Ecci i 5 passaggi fondamentali per preparare il Bellini.
Scelta delle pesche
Il vero Bellini nasce con un buon nettare di pesca a pasta bianca ed è di colore lievemente rosato. Si ottiene schiacciando le pesche bianche attraverso un colino grande (chiamato chinoise) con tutta la buccia con una mano guantata in aggiunta ad un buon prosecco.
La famiglia delle pesche bianche è vasta e hanno un periodo limitato (giugno – luglio -agosto).
La migliore, a nostro avviso, è la H6, anche detta pesca triestina, ma le pesche bianche si trovano oggi un po’ ovunque in Italia.
Ottime sono le pesche bianche della Campania come ad esempio la Bellella di Melito, la Maria Bianca – Toro – Paola o Regina di Loda. Tutte di origine italiana
Queste pesche sono sugose, estremamente delicate e hanno una buccia con striature che vanno dal bianco al rosa intenso. La loro polpa è bianca tranne che nella parte vicina al nocciolo che è rossastra ma anche più amara.
Le pesche bianche, inoltre, sono molto delicate e devono essere raccolte a mano. Il punto critico è la zona dove la pesca è attaccata al ramo tramite un peduncolo. È da lì che la pesca comincia a rovinarsi.
Il cocktail Bellini andrebbe preparato solo con questa qualità di pesche dato che le altre sono molto più fibrose, più acide e meno dolci
TIP: Non fate il Bellini quando non ci sono le pesche giuste. Ci sono altri ottimi sparkling di frutta.
Estrazione del succo: metodi
SCHIACCIAMENTO A MANO
La loro morbidezza e sugosità ne permette lo schiacciamento a mano, dopo averla liberata dal nocciolo, in un chinoise. È qui che le pectine della buccia venendo a contatto con il succo concedono una colorazione rosata.
In questa operazione la mano deve essere guantata per evitare il sudore che ne favorirebbe un annerimento. Questo è il sistema migliore, perché l’estrazione della polpa dovrebbe essere estremamente delicata.
Lo schiacciamento a mano produce poca resa e alti costi e, badate bene, se il frutto non è di ottima qualità ne ricaverete una ciofeca insipida di Bellini.
CENTRIFUGA O ESTRATTORE
Usare una centrifuga può essere un’alternativa, ma produce un succo troppo povero di gusto in quanto tende a scartare qualsiasi forma di fibra che apporta notevoli sapori e dona una texture vellutata al drink. L’estrattore è sicuramente, date le sue caratteristiche, una forma di estrazione più delicata, più simile alla pressatura manuale, per questo quindi è una scelta migliore rispetto alla centrifuga.
FRULLATORE
È il metodo migliore se dovete fare tanti Bellini, preparando un pre-mix poco prima di iniziare (30m. max).
Il frullatore usato con i dovuti accorgimenti è il metodo migliore perché altrimenti il prodotto si scalda troppo, si modifica e tenderà a gonfiarsi con disastrosi effetti sulla consistenza e durata della corona di schiuma che dovrebbe ornare ogni cocktail Bellini.
TIPS:
- Nella frullata non è consigliabile usare le bucce perché ne rimarrebbero in sospensione troppi sedimenti. Tagliate le pesche in pezzi uguali evitando la parte più vicina al nocciolo squadrandole.
- Assaggiatele per valutarne dolcezza e acidità. Per aggiustare il gusto potreste usare un buon sciroppo di pesca e allora evitate lo zucchero.
- Se dovete correggere il colore aggiungete qualche lampone.
- Frullate a bassa velocità e per evitare il surriscaldamento del prodotto aggiungete pochissimo ghiaccio (non troppo per evitare una eccessiva diluizione che provocherebbe effetto iceberg nel drink).
- Il ghiaccio serve ad abbattere la temperatura, il limone come correttore di acidità e antiossidante. Quando avrete frullato tutto passate la polpa allo chinoise e conservate a basse temperatura, senza che l’aria contagi il prodotto.
- Nella preparazione del drink il Prosecco deve essere più freddo del succo di pesca.
Scegliere la giusta bollicina per il tuo Bellini
Lo spumante deve essere assolutamente il Prosecco perché la grana più grossa del suo perlage si amalgama meglio con il succo delle pesche.
Miscelazione
Non è consigliabile preparare il Bellini direttamente nel bicchiere, in quanto per poter giocare con la corona di schiuma necessaria bisognerebbe lavorare almeno 1 dose abbondante.
Non bisognerebbe mai usare il ghiaccio nella preparazione del Bellini se si usa pesca fresca e delicata al punto giusto. La diluizione fa male a questo drink estremamente delicato.
Ecco perché i prodotti devono essere ben freddi e bisogna usare bicchieri freddi.
TIPS:
- È meglio usare un tin di metallo o, meglio ancora un “gallone”.
- Non c’è bisogno neanche di usare un bar spoon, basta fare dei movimenti rotatori che servano ad amalgamare i due prodotti.
- Nel gallone, quando si versa la bevanda, è estremamente bello vedere uscire prima il drink che successivamente viene ricoperto dalla schiuma: bianca, compatta, e senza bolle.
Versare nel bicchiere
Anche il metodo di versamento degli ingredienti varia a seconda dei tipi di succhi e della quantità di bicchieri da riempire.
C’è bisogno di una flute ampia e capiente per contenere la giusta corona di schiuma e dare ampiezza al profumo.
Ora sei pronto per preparare un Bellini perfetto.
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