Honkaku Shochu e Awamori
Storia e caratteristiche dell’Honkaku Shochu e dell’Awamori: i distillati giapponesi unici
L’Honkaku Shochu e l’Awamori sono due distillati iconici che incarnano la tradizione e la cultura giapponese. L’Honkaku Shochu, prodotto principalmente a Kyushu, si distingue per la sua varietà di ingredienti, mentre l’Awamori, tipico di Okinawa, è noto per il suo sapore intenso e la lunga storia legata al riso.
Origini e storia dell’Honkaku Shochu e dell’Awamori
L’Honkaku Shochu e l’Awamori affondano le loro radici nelle antiche tecniche di distillazione importate dall’Asia sud-orientale.
L’evoluzione dello Shochu e dell’Awamori
- Origini nobili: L’Awamori, considerato il progenitore dello Shochu, era inizialmente riservato alla nobiltà di Okinawa.
- Influenza portoghese: I portoghesi documentarono nel 1543 la diffusione dello Shochu come bevanda popolare.
- Espansione culturale: Dal XVII secolo, l’Honkaku Shochu si è radicato in diverse regioni del Giappone, ognuna con varianti uniche.
Materie prime e botaniche nella produzione di Shochu
La produzione dello Shochu consente l’utilizzo di oltre 50 ingredienti botanici, ma i principali sono:
Gli ingredienti chiave dello Shochu
- Patate dolci (Imo): Prevalenti nelle prefetture di Kagoshima e Miyazaki, donano profumi floreali.
- Orzo (Mugi): Tipico delle prefetture di Nagasaki e Oita, ricco di sfumature aromatiche.
- Riso: Base dell’Awamori e di molti Shochu, il riso indica importato dalla Thailandia è particolarmente usato per l’Awamori.
Produzione dello Shochu e Awamori: tecniche tradizionali
L’Honkaku Shochu e l’Awamori seguono un processo di produzione unico che garantisce distillati ricchi di profumi e sapori.
Saccarificazione e fermentazione
- Uso del koji: Il fungo koji, in tre varianti (nero, bianco, giallo), trasforma gli amidi in zuccheri, dando sapore al moromi (mosto fermentato).
- Fase di fermentazione: Lieviti specifici sviluppano aromi distintivi durante la fermentazione, che si completa con una gradazione alcolica di 14-18 gradi.
Distillazione e maturazione
- Distillazione unica: Mantiene gli aromi originali senza ulteriori raffinazioni.
- Maturazione: L’Awamori viene spesso invecchiato per anni in contenitori di ceramica, acquisendo il titolo di koshu (Awamori invecchiato).
Tipologie di Shochu: una varietà di sapori
L’Honkaku Shochu offre diverse varianti, ognuna con caratteristiche specifiche legate alla materia prima.
Le principali tipologie di Shochu
- Shochu di patate dolci: Perfetto per accompagnare i pasti, con un profumo fresco e floreale.
- Shochu di orzo: Distillati che possono essere invecchiati, spesso con note simili al whisky.
- Shochu di riso: Prodotto versatile, utilizzabile in vari stili.
- Shochu di zucchero di canna: Tipico dell’isola di Amami, con una dolcezza unica.
Differenze tra Shochu, Awamori e Sake
Il Sake è un fermentato, mentre lo Honkaku Shochu e l’Awamori sono distillati. Questo conferisce loro un profilo alcolico più elevato e un gusto che riflette pienamente la materia prima utilizzata.
Come gustare lo Shochu e l’Awamori
Questi distillati giapponesi si possono degustare in diversi modi, ognuno capace di esaltare il loro profilo unico.
Modi tradizionali di bere Shochu e Awamori
- Con ghiaccio: Ideale per apprezzare la purezza del distillato.
- Mizuwari: Miscelato con acqua e ghiaccio.
- Oyu-wari: Con acqua calda, per intensificare i profumi.
Cocktails creativi con lo Shochu
L’Honkaku Shochu è sempre più presente nei cocktail contemporanei grazie alla sua versatilità.
Ricette di cocktail a base di Shochu
- Yanagita n°1: Shochu di orzo, liquore all’arancia e succo di limone fresco.
- Gin-Ger&Tonic: Shochu di zenzero miscelato con acqua tonica e guarnito con zenzero fresco.
Conclusione
L’Honkaku Shochu e l’Awamori sono distillati ricchi di storia, tradizione e sapore. Perfetti per essere gustati in modo tradizionale o nei cocktail moderni, rappresentano l’anima autentica della cultura giapponese.